Investor Visa for Italy: requisiti, procedimento e agevolazioni fiscali

L'Italia apre le porte agli investitori internazionali con il programma Investor Visa for Italy. In base a questo programma, i cittadini non UE possono richiedere un visto speciale della durata di due anni. SI tratta di una nuova tipologia di visto d’ingresso per cittadini stranieri che intendono effettuare un investimento o una donazione come intesi ai sensi dell’art. 26-bis, comma 1 del d.lgs 286/1998 (TUI). Il visto per investitori non è soggetto ai limiti annui agli ingressi (“quote”) di cui all’art. 3, comma 4, del TUI.

Il programma Investor Visa for Italy nasce dalla Legge di Bilancio 2017 con l'obiettivo di rendere l'Italia un polo attrattivo per capitali e talenti internazionali.

Le quattro tipologie di investimento ammissibili

Il visto investitori prevede quattro opzioni di investimento ben definite. Ogni opzione risponde a esigenze diverse e richiede importi minimi specifici.

L'investimento in titoli di Stato richiede almeno 2 milioni di euro. Gli investitori possono scegliere tra CCT, CTZ, BTP e altri strumenti con scadenza residua non inferiore a due anni. Questa opzione garantisce sicurezza e contribuisce direttamente al finanziamento dello Stato italiano.

L'investimento in società di capitali prevede un importo minimo di 500mila euro. Le società target devono essere costituite e operative in Italia. Devono aver depositato almeno un bilancio alla data della richiesta. Questa modalità sostiene direttamente il tessuto imprenditoriale italiano.

L'investimento in startup innovative richiede solo 250mila euro. Le startup devono essere iscritte nell'apposita sezione del Registro delle Imprese. Questa opzione supporta l'innovazione e la crescita tecnologica del Paese.

La donazione filantropica di almeno 1 milione di euro può essere destinata a cultura, istruzione, ricerca scientifica o gestione dell'immigrazione. Questa modalità unisce investimento e responsabilità sociale.

Una procedura completamente digitalizzata

La digitalizzazione rappresenta il cuore del programma Investor Visa. Tutto avviene online attraverso la piattaforma investorvisa.mise.gov.it. Non servono intermediari fino al momento del rilascio fisico del visto.

Il richiedente crea un account personale sulla piattaforma, compila il formulario online in italiano o inglese e carica la documentazione richiesta in formato PDF. La firma digitale valida l'intera procedura.

La Segreteria del Comitato verifica la documentazione entro una settimana. Se completa, la trasmette al Comitato per la valutazione. In caso di lacune sanabili, richiede integrazioni entro 30 giorni.

Il Comitato inter-istituzionale valuta le domande entro 30 giorni. Questo organismo riunisce rappresentanti di sette ministeri e agenzie. La composizione garantisce competenze multidisciplinari nella valutazione degli investimenti.

Prima fase: domanda, documentazione necessaria e requisiti

Possono richiedere un visto per investitori i cittadini di Paesi non membri dell’UE o dello spazio Schengen.

Il richiedente visto investitori deve essere:

  •  una persona fisica e aver raggiunto la maggiore età;
  • una persona giuridica straniera, individuata nel suo legale rappresentante ossia il soggetto che, in base all’atto costitutivo ed allo statuto dell’ente, sia legittimato ad impegnare la volontà della persona giuridica straniera verso l’esterno2 ed abbia raggiunto la maggiore età.

Il candidato al visto trasmette, tramite la compilazione di un modulo apposito:

  • le proprie generalità (nome, cognome, data e luogo di nascita, nazionalità, residenza, contatti)
  • passaporto (alla data di richiesta del visto il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno due anni e tre mesi)
  • Curriculum Vitae
  • Selezione di una delle tipologie di investimento ammesse (investimento in titoli di Stato; investimento in società di capitali, anche startup innovativa; donazione filantropica: attività culturali; recupero beni culturali o paesaggistici; istruzione e ricerca; gestione dell’immigrazione). Gli investimenti che, pur afferendo a una singola tipologia, sono diretti verso una pluralità di soggetti giuridici, non sono ammessi se non in circostanze eccezionali debitament e motivate (es. donazione per progetti a carattere sociale o di ricerca che coinvolgono più di un soggetto giuridico).

Ogni documento deve dimostrare la solidità finanziaria e l'affidabilità del richiedente al fine di dimostrare il possesso delle risorse finanziarie.

Titolarità e disponibilità delle risorse finanziarie:

  • Le risorse devono essere personali, lecite, trasferibili in Italia e liquide entro i termini previsti dalla legge.
  • Documentazione richiesta:
    • Estratto conto bancario o documentazione su strumenti finanziari detenuti negli ultimi 3 mesi (Allegato B).
    • Non sono accettati immobili o quote in società non per azioni.

Lettera dell’istituto finanziario (Allegato C) che confermi:

  • Titolità del conto/investimenti.
  • Rispetto degli standard internazionali antiriciclaggio (GAFI).
  • Provenienza lecita, ammontare, trasferibilità e disponibilità a collaborare con le autorità.

Prova dell’origine lecita dei fondi (Allegati D e D.1):

  • Se i fondi non sono depositati da almeno 3 mesi, è necessaria documentazione aggiuntiva (es. atti di vendita, donazioni, eredità, ecc.), accompagnata da una relazione di un professionista indipendente (notaio, revisore, ecc.).

Certificati penali (Allegato E):

  • Assenza di condanne penali definitive e carichi pendenti.
  • Certificati da ogni Paese in cui si è risieduto per oltre 12 mesi negli ultimi 10 anni (eccetto l’Italia), legalizzati/apostillati.
  • In caso di impossibilità a produrli, serve una dichiarazione motivata (in italiano o inglese).

Rappresentanza legale (solo per persone giuridiche):

  • Dimostrazione, tramite atto di nomina, che il richiedente può legalmente impegnare la volontà della persona giuridica straniera (documento in italiano o inglese).

La candidatura per il visto investitori si completa con una dichiarazione finale (“Dichiarazione”), generata dalla piattaforma, che convalida i dati forniti. Il richiedente conferma identità, titolarità e provenienza lecita delle risorse, l’impegno a investire entro 3 mesi dall’ingresso in Italia, l’importo e destinatario dell’investimento/donazione, e accetta la revoca del soggiorno in caso di inadempienza. Autorizza anche il trattamento dei dati. La Dichiarazione va firmata digitalmente e ricaricata sulla piattaforma per completare la procedura.

Seconda fase: dall'approvazione al permesso di soggiorno

La Segreteria del Comitato esamina preventivamente la documentazione per verificarne la completezza e conformità ai requisiti del programma. Entro una settimana, il richiedente riceve un riscontro formale:

  • Se tutto è conforme, la Segreteria inoltra la domanda al Comitato e notifica il richiedente.
  • Se ci sono imprecisioni sanabili, la Segreteria chiede integrazioni entro 30 giorni. Se non arriva risposta, la domanda viene rigettata.
  • Se la documentazione è non conforme in modo strutturale, la domanda viene rigettata.

Le votazioni del Comitato per il visto avvengono con la maggioranza favorevole per le decisioni relative al nulla osta e all'investimento. L’esito della valutazione è comunicato entro 30 giorni e può essere favorevole (nulla osta) o contrario (diniego). Se necessarie ulteriori verifiche, i termini sono sospesi fino a 30 giorni.

In caso di esito favorevole, il Nulla Osta è valido per sei mesi, ma può essere prorogato per motivi giustificati. Il richiedente deve fissare un appuntamento consolare per il rilascio del visto, portando la documentazione richiesta (incluso Nulla Osta, prove di alloggio, reddito, passaporto, ecc.). Se emergono incongruenze durante l'appuntamento, il visto può essere negato o il Nulla Osta revocato.

Il visto ha una durata di due anni. Entro tale termine, il beneficiario deve fare ingresso in Italia e presentare la domanda per ottenere il permesso di soggiorno per investitori con a durata biennale a partire dalla data di ingresso in Italia. Il cittadino straniero è tenuto a fare domanda di permesso di soggiorno entro otto giorni lavorativi dalla data di ingresso in Italia, presentandosi personalmente presso la Questura del luogo di dimora.

In seguito alla presentazione della domanda di permesso di soggiorno il cittadino straniero comunica, tramite la piattaforma dedicata, la data del proprio ingresso in Italia e della richiesta di permesso, indicando altresì la Questura competente per la procedura. A partire dalla data di ingresso comunicata, il cittadino straniero ha tre mesi per l’effettuazione dell’investimento o della donazione.

Mantenimento e rinnovo del permesso

L'investimento deve rimanere attivo per l'intera durata del permesso. Non sono ammesse sostituzioni o modifiche della destinazione. Il controllo sul mantenimento avviene attraverso documentazione periodica.

Il permesso di soggiorno ha durata biennale iniziale. I rinnovi successivi valgono tre anni ciascuno. La richiesta di rinnovo va presentata 60 giorni prima della scadenza.

Il Comitato verifica il mantenimento dell'investimento prima di ogni rinnovo. La documentazione varia secondo la tipologia di investimento. Per i titoli di Stato, serve il dossier titoli aggiornato. Per le società, lettere di conferma o copie del libro soci.

La revoca del permesso scatta in caso di disinvestimento anticipato. Anche la mancata presentazione della documentazione comporta conseguenze. Il sistema garantisce così la serietà degli impegni assunti.

Vantaggi fiscali per i neo-residenti

Il regime fiscale agevolato rappresenta un incentivo significativo.

Inizialmente I neo-residenti potevano optare per un'imposta sostitutiva forfettaria di 100mila euro annui (flat tax) per i redditi prodotti all'estero (esclusi i redditi prodotti in Italia che seguono invece la tassazione ordinaria).

Il regime fiscale speciale dell’articolo 24-bis del TUIR è stato modificato dall'’art. 2 del D.l. 113/2024 prevedendo l’aumento da 100.000 a 200.000 euro della flat tax e l’irretroattività della suddetta modifica normativa per i contribuenti già aderenti al regime.

L'agevolazione vale per 15 anni dalla residenza in Italia. I familiari possono aderire con 25mila euro aggiuntivi ciascuno. Il requisito è non essere stati residenti in Italia per nove degli ultimi dieci anni.

L'imposta forfettaria semplifica enormemente la gestione fiscale. Include anche vantaggi su successioni e trasferimenti patrimoniali.

L'Agenzia delle Entrate offre la possibilità di interpello preventivo. Questo strumento garantisce certezza sulla posizione fiscale prima del trasferimento. La pianificazione fiscale diventa così trasparente e prevedibile.